di Giuseppe Storelli

Sarà capitato anche a voi di visitare una città o un paese dei nostri cugini francesi o del nord Europa e ammirare con invidia la pulizia delle loro strade e piazze. A sentire gli amministratori pubblici, vi diranno che la colpa è dello scarso senso civico degli italiani. Eppure quando gli italiani vanno all’estero si adeguano e si comportano bene. Viceversa quando gli stranieri vengono in Italia, non sono poi così scrupolosi come a casa loro e si adeguano. Abbiamo visto tutti i reportage sui bivacchi dei turisti stranieri a Venezia.

Può darsi che alcuni italiani non siano molto scrupolosi, ma ritengo che se le nostre strade e piazze fossero pulite accuratamente, molti sarebbero indotti ad essere più attenti. Quando ero ragazzino, ricordo la figura dello spazzino comunale, che con una enorme scopa di saggina e con ampi movimenti semicircolari, spazzava accuratamente tutta la strada da cima a fondo. Ora che è stato ribattezzato operatore ecologico, saltella da un rifiuto all’altro, raccogliendo a sua discrezione solo i più grossi, evitando accuratamente mozziconi e altre minutaglie.

A Pecetto centro, sono previsti ben sei “passaggi” settimanali dell’operatore ecologico, eppure il risultato è insoddisfacente. Spigolando tra le “migliori pratiche” raccolte nel sito dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ANCI, ho colto una ottima idea. Acquistare in comproprietà con un altro Comune limitrofo, una macchina spazzatrice stradale e prevedere un divieto di sosta per ciascuna strada una volta al mese. L’investimento si potrebbe fare utilizzando gli introiti delle copiose multe emesse dalla Polizia Municipale, offesa perché non gli vengono donati più i panettoni a Natale, come era tradizione un tempo.

Sono disponibili in commercio macchine maneggevoli, che possono coprire rapidamente lunghe distanze mantenendo elevati livelli di spazzamento e addirittura il controllo delle polveri sottili. Sarebbe un bel regalo di Natale.

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