Dopo trent’anni di assoluto immobilismo, il nostro lavoro di pressione tecnica e giuridica iniziato concretamente agli inizi del 2017 ha iniziato a dare i suoi frutti: leggiamo infatti sul Corriere di Chieri che molte emittenti si stanno trasferendo dal Colle e che al Colle verrà richiesta una potenza di uscita molto inferiore all’attuale.

Leggiamo che il sindaco ha promesso (guarda caso è iniziata la campagna elettorale…) che sui nuovi ripetitori non si potrà sforare il limite di 0,6 V/m (limite peraltro impossibile che venga rispettato…).

Segnaliamo che ancora pochi giorni or sono le centraline dell’Arpa hanno registrato una perenne emissione da 9 V/m in su… quando il limite di attenzione è di 6 V/m…

Noi comunque proseguiamo il nostro lavoro per tutelare sia la salute dei nostri cittadini sia il valore immobiliare dei loro alloggi.

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