Ultreya et suseya, adjuva nos Deus

Coronavirus: il messaggio del nostro Parroco

In questo momento in cui “il silenzio è assordante, la solitudine per molti è crescente, la paura angosciante“, in cui “soffriamo la lontananza, il tenere un metro di distanza, il non poter vivere della Comunità in modo pieno“, il nostro Parroco Mons. Don Marino ha voluto inviare a tutti noi un bellissimo messaggio di conforto ed aiuto. E noi vogliamo aiutare la divulgazione di tale messaggio.

Monsignore parte da alcuni bellissimi versi:

Adesso siamo a casa.
È portentoso quello che succede.
E c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano.
Forse ci sono doni.
Pepite d’oro per noi. Se ci aiutiamo.

Ed in effetti, in questo momento difficile, ove i nostri pensieri vanno ai “malati, defunti, famiglie coinvolte nella quarantena, medici, personale ospedaliero, la protezione civile, forze dell’ordine, volontariato”, possiamo anche cogliere alcuni “doni”.

Infatti, questo è anche “un tempo di “abbondanza” per pensare, per curare gli affetti, per approfondire le relazioni, per ascoltare e ascoltarsi in profondità, per leggere e studiare, e per pregare con più tempo e forse con più calma anche con la nostra famiglia“.

Ed allora, raccogliendo esperienze del passato Mons. Marino suggerisce “un modo per non lasciarci riempire di paura e solitudine: colmarci del dono della preghiera, sentirci uniti per la comunione profonda e spirituale della preghiera, sostenerci e sostenere il mondo con la forza della preghiera presentata a Cristo dalla Chiesa“.

Riprendere la tradizione dei nostri Nonni e raccoglierci quindi in preghiera, con la scansione del dolce suono delle campane. “Quando la campana suonava al mattino, a mezzogiorno e alla sera, dicevano “suona l’Ave Maria”. A questo rintocco si mettevano in preghiera in qualsiasi luogo si trovassero. Si apriva così il giorno al mattino, si innalzava il pensiero e la vita a Dio nel mezzogiorno e si affidava l’esistenza a Dio nel tramonto“.

Suggeriamo di scaricare la lettera di Mons. Marino per le parole di conforto e ricche di un atteggiamento sereno e positivo. Inoltre cvi sono indicazioni pratiche che ci possono essere molto utili. Quindi, scarica qui.

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2 commenti

  1. luisella cantamessa

    Preziosa iniziativa

    • Amministratore

      Sono assolutamente convinto che la preghiera, ogni preghiera, di ogni religione, produce una forte energia creativa. Soprattutto se corale. Energia che certamente è in grado di determinare gli eventi. Il suono poi delle campane ha un valore melodico e simbolico non indifferente.

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