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Categoria: Ambiente (Pagina 1 di 5)

Una novità che conferma l’inutilità del poliambulatorio

Giovedì 5 maggio il nostro farmacista Michele Del Pietro ha acquistato i locali a suo tempo occupati da Intesa Sanpaolo. Ebbene, da settembre prossimo non solo la farmacia sarà ampliata ma negli spaziosi locali in centro verranno realizzati locali per servizi, un centro prelievi ed un centro vaccinazioni. E’ già stata reperito il personale infermieristico che si occuperà dei prelievi e delle vaccinazioni.

Ed allora, a che cosa servirà il futuro poliambulatorio da un milione e mezzo di euro? In parte infatti dovrebbe esser destinato a raccogliere i due medici di famiglia pecettesi (sì, perché gli altri medici certamente non si trasferiranno…) ed in parte quale sala riunioni per le associazioni.

Ed allora, tenuto conto

  • che non vi è allo stato alcun accordo con i medici,
  • che – come è stato dichiarato al giornale – non è stato neppure immaginato quale infermiere potrà esser coinvolto
  • che per la parte multifunzionale non vi sono progetti od accordi con le associazioni
  • che per le conferenze vi è già la Chiesa dei Batù la cui ristrutturazione è costata 900mila euro
  • che l’Associazione Giovani Anziani ha trovato la sua sede nel Tiro a Segno, appositamente ristrutturato
  • che per i giovani si sta ristrutturando un edificio in centro
  • che tutte le altre associazioni dispongono di una loro sede adeguata

il poliambulatorio appare un progetto inutile ed inutilmente costoso.

Un’ultima osservazione.

A fronte dell’ultima interrogazione il sindaco ha espressamente confermato che il poliambulatorio non sarà uno spoke ma solo la riunione degli studi medici di famiglia. Sentiamo i 40 secondi di registrazione del pezzo che qui interessa.

 

Ebbene, probabilmente perché preoccupato, dopo pochi giorni il medesimo sindaco è corso a scrivere all’ASL di Chieri che ora intende realizzare uno spoke… Progetto che appare a dir poco impossibile anche alla luce della recentissima normativa (DM 71/2022).

Ma siamo tutti rimasti a dir poco perplessi per la “velina” che il sindaco ha trasmesso ai giornali, i quali, a fronte della dichiarazione del primo cittadino, hanno appena pubblicato la notizia che l’ASL avrebbe approvato il progetto. Questa fantomatica autorizzazione viene sbandierata in giro dall’amministrazione.

Ebbene, come emerge dalla lettera dell’ASL TO5 che i lettori potranno leggere (clicca qui), tale ente non ha autorizzato alcunché!

Ha solo dichiarato che se il Comune realizzerà uno spoke non ci saranno motivi per non inserirlo in rete. Il che è tutta un’altra cosa. E gli uffici chieresi sanno già che mai alcun spoke (che le legge prevede per una popolazione di almeno 45.000 abitanti…) potrà mai esser realizzata…

Ed io, o, meglio, tutti noi rischiamo di pagare….

Alla faccia delle fake…

Per l’articolo pubblicato due giorni fa siamo stati violentemente attaccati dal sindaco, il quale ha contestato che avremmo dato notizie false, diffamatorie, ecc. in ordine al restyling della tettoia del Mercato delle Ciliegie.

Prendendo atto con soddisfazione che quanto da noi segnalato sul poliambulatorio era corretto (d’altra parte era ancorato a documenti), qui sotto troverete il video della registrazione di quanto riferito dal sindaco in ordine alla tettoia del mercato (il pezzo dura solo tre minuti). Lasciamo a voi

  • verificare se non è vero che il sindaco ha parlato di strutture che si alzano e si abbassano come serrande mobili;
  • verificare se non è vero che il sindaco ha parlato di serrande non appoggiate alla tettoia ma che la circonderebbero (si presume dal basso);
  • verificare se non è vero che la spesa si aggirerà attorno ai € 200.000,00;
  • valutare se tale intervento costituirà un miglioramento estetico degli angoli di Pecetto fra i più panoramici;
  • valutare se tale intervento costituirà un miglioramento ovvero un mero gioco ingegneristico senza bellezza, tenuto anche conto che esso si affiancherà al voluminoso parallelepipedo di cemento armato del poliambulatorio.

 

 

 

Oltre a Scampia, Pecetto avrà anche il Mose…

Mercoledì 17 novembre, presso la Chiesa dei Batù, abbiamo potuto ascoltare il sindaco che ha raccontato quanto sino ad oggi fatto e quanto verrà fatto.

Abbiamo potuto ascoltare che il progetto milionario del Poliambulatorio va avanti, nonostante tutte le osservazioni e le criticità. Non solo, ma, tenuto conto che non arriveranno finanziamenti europei, l’attuale Giunta intende indebitare pesantemente noi, i nostri figli ed i nostri nipoti con un mutuo trentennale. Ricordiamo infatti che la costruzione ha un costo (preventivato) di oltre un milione e trecento mila euro… Per cosa, poi? Il sindaco sta continuando a spacciare il progetto come Casa della Salute, evidentemente cercando di toccare corde molto sensibili, soprattutto in questo momento storico. Così ha richiamato il nuovo piano regionale, che prevede tre livelli assistenziali: gli ospedali, le case di comunità e gli spoke.

Peccato che per Hub & Spoke si intende altro. Peccato che per Casa della Salute si intende un Centro Medico polifunzionale secondo quanto determinato dalla normativa di riferimento, e cioè: legge Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 2006 – Art. 1, comma 806, lett. a) e D.G.R. Piemonte 3-4287 del 29 novembre 2016. Copiando integralmente le funzioni descritte dalla legge di una (vera…) Casa della Salute leggiamo: “La Casa della salute è una struttura polivalente in grado di erogare in uno stesso spazio fisico l’insieme delle prestazioni socio-sanitarie, favorendo, attraverso la contiguità spaziale dei servizi e degli operatori, l’unitarietà e l’integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociosanitarie. All’interno della struttura devono trovare collocazione gli studi dei Medici di Medicina Generale (MMG) e deve essere garantita la continuità assistenziale 7 giorni su 7 e per le 24 ore attraverso il lavoro in team con i medici di continuità assistenziale (MCA) e di emergenza territoriale (MET). Gli studi di MMG che per ragioni di opportunità non possono trovare allocazione all’interno della struttura devono essere in ogni caso a questa funzionalmente collegati attraverso un idoneo sistema a rete che consenta la gestione informatizzata dei dati clinici dei pazienti”!

Ebbene, ciò che questa Giunta vuole realizzare sarà invece un’altra cosa!

Sarà un parallelepipedo di cemento armato ove dovrebbero trovare spazio gli attuali Medici di Base, oltre ad una sala prelievi e gli orari (leggo dal progetto comunale) saranno quelli attuali dei nostri Medici. Indicativamente, alle ore 14,00 tutto sarà chiuso. In altre parole, i Medici del nostro territorio dovrebbero spostare i loro ambulatori in questo Centro. Gratis? No perché ovviamente dovranno pagare un canone e tutte le spese. Il sindaco ha riferito che i Medici sono entusiasti. A noi consta invece che quasi nessuno di loro è favorevole…

L’orribile cubo di cemento armato, che fronteggerà la Chiesa di San Sebastiano (del 1200) ed il cimitero, dovrà poi ospitare le associazioni per vaghe iniziative. Sarà un altro spazio vuoto come per l’Info Point…? L’Info Point è però costato 70 mila euro (inutilmente). Il Poliambulatorio costerà (a tutti noi) oltre un milione e duecento mila euro…

Ma mercoledì siamo venuti a conoscenza di un altro nuovo progetto: il restyling della tettoia del mercato. Per evitare che vento e pioggia possano disturbare le future iniziative o le bancherelle questa Giunta ha infatti intenzione di realizzate – tenetevi forte – delle paratie mobili che usciranno dal terreno per salire e chiudere i lati… Sarà il Mose di Pecetto. E tutto con un costo mostruoso.

E’ proprio vero che alle follie non vi sono limiti… Ed ancora una volta dobbiamo constatare che l’attuale amministrazione, che rappresenta solo un pecettese su tre, non ascolta una “minoranza” che rappresenta due pecettesi su tre…

Nonostante ciò, questa minoranza, compatta, farà di tutto affinché i denari pubblici non vengano sperperati in iniziative faraoniche ed inutili.

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